CLIMA E ARCHITETTURA: architettura spontanea-bioclimatica (parte sesta)

 

 

7. LA CAPANNA DEI NOMADI – CLIMA TEMPERATO

Due esempi di architetture in climi temperati sono le capanne dei cacciatori-pastori nomadi di due aree geografiche molto lontane, le pianure del nord America e le steppe della Mongolia.

La tipica tenda degli indiani americani che vivevano nelle grandi praterie del Nord America viene chiamata tepee. Essa è costituita da una struttura conica di pali di legno su cui e tesa una tenda costituita da pelli di animale cucite insieme. Come tutte le tende è una struttura che utilizza il minor quantitativo di materiale per proteggere il maggior volume possibile, facile da montare e smontare e da trasportare nelle frequenti migrazioni di queste popolazioni. Un’ampia apertura nella parte alta permette l’uscita del fumo prodotto dalla combustione di legna nel focolare interno.

A seconda delle esigenze e della direzione del vento l’apertura può essere orientata o anche chiusa completamente. La forma conica permette di smaltire velocemente l’acqua delle precipitazioni e di resistere anche a venti intensi. Nei mesi freddi una seconda pelle può essere stesa all’interno creando una intercapedine in grado di garantire un miglior comfort agli occupanti.

Un ulteriore protezione invernale è costituita da un paravento costruito tutto intorno alla tenda con rami e fronde. Nel periodo estivo la tenda può essere arrotolata in modo da lasciare ampie aperture per la ventilazione naturale.

Una struttura assai sofisticata è quella della Yurta mongola. La struttura delle pareti è costituita da graticci ripiegabili con una disposizione a pantografo di legno di salice. Il tetto è a cupola o conico realizzato con una serie di elementi che da bordo esterno vanno ad appoggiarsi ad un anello di compressione al centro della cupola. Attraverso questo anello esce il fumo del focolare e si garantisce la ventilazione della tenda.

Sulla struttura vengono disposti delle tele felpate fissate con corde. Durante la stagione invernale sono utilizzate fino a 8 strati in grado di combattere temperature molto basse e venti intensi. In estate un unico strato viene mantenuto e alcune aperture possono essere operate arrotolando il materiale.

 

Prof. Fabio Peron
Professore associato settore scientifico-disciplinare Ing-Ind 11 Fisica tecnica ambientale
Dipartimento di Progettazione e pianificazione in ambienti complessi
Università IUAV di Venezia

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