COSTRUZIONI IN LEGNO MASSICCIO

La caratteristica fondamentale dei sistemi a tronchi massicci sovrapposti è quella di soddisfare in modo efficiente alla necessità di ottenere un adeguato isolamento termico e acustico, una buona protezione dal fuoco e buone prestazioni di resistenza meccanica grazie alle proprietà specifiche del legno massiccio. E’ uno dei sistemi costruttivi in legno più antichi, diffuso soprattutto nelle Alpi svizzere, francesi e austriache, nel nord Europa, in Russia e Scandinavia; i tronchi in legno vengono semplicemente sovrapposti senza bisogno di ulteriori lavorazioni. Incrociati e fissati agli estremi: a seconda della funzione degli edifici si adottano soluzioni per ottenere pareti più o meno piane e isolate grazie al riempimento degli spazi vuoti creati dalla sovrapposizione di elementi in legno di forma tronco-conica con impasti di terre, argilla, paglia, muschio, calce.

Attualmente la diffusione di questa tecnica costruttiva è legata alla disponibilità di materia prima (di solito legni di conifere) che ne rende più o meno economico l’impiego; ciò perché anche per edifici di modeste dimensioni è necessaria una grande quantità di legname per metro cubo di edificio costruito calcolato vuoto per pieno. In questo sistema gli elementi massicci di legno vanno a costituire una vera e propria struttura muraria continua, dove laterizi ed elementi lapidei sono sostituiti da tronchi o tavoloni disposti orizzontalmente e sovrapposti gli uni agli altri. Le pareti così costituite hanno sia funzione portante che di controventamento e irrigidimento dell’intero edificio. Per assolvere a questo compito è fondamentale che le pareti siano posizionate tra di loro in modo da formare angoli retti: prese singolarmente, infatti, le pareti non avrebbero la stabilità adeguata.

L’assemblaggio delle pareti avviene generalmente con incastri realizzati tramite intagli agli angoli e, soprattutto in caso di muri con lunghezze superiori ai 5-6 metri, con elementi di collegamento realizzati da spinottature di legno sfalsate verticalmente. Gli incastri d’angolo adottano soluzioni più o meno complesse ed evolute: da quelle basate sull’asportazione di mezzo legno, fino a quelle con incastri a coda di rondine più moderne.

Per edifici che necessitano di prestazioni maggiori in termini di comfort termico vengono oggi utilizzati elementi massicci di forma rettangolare sagomati lungo la superficie di contatto con l’elemento sovrapposto: ciò permette un maggiore isolamento e irrigidimento delle pareti stesse. Si è passati quindi da sistemi costituiti da tronchi circolari alla parziale sagomatura degli stessi per favorirne la sovrapposizione, fino ai tavoloni squadrati e sagomati in modo complesso. La parete può essere completata affiancando all’interno uno strato di materiale isolante termoacustico, rivestito eventualmente con un ulteriore strato di legno o qualsiasi altro materiale di finitura che non comprometta la traspirabilità dell’intero pacchetto della parete.

Per edifici realizzati con questo tipo di tecnica costruttiva, che prevede pareti appoggiate in modo continuo sul terreno di appoggio, diventa fondamentale la modalità di realizzazione del basamento di fondazione che, oltre ad assolvere a funzioni statiche, deve essere in grado di proteggere il legno dall’umidità e dagli agenti atmosferici.

Le pareti vengono quindi solitamente appoggiate su un basamento realizzato in pietra, muratura o calcestruzzo, con altezza minima di 40-50 cm: tra questo e la parete viene spesso interposta una guaina impermeabilizzante.

Uno dei principali limiti di questo sistema sono gli abbassamenti considerevoli che si verificano nelle pareti a causa della sollecitazione a compressione che agisce in modo perpendicolare alle fibre del legno.

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