Che cos’è la “Bioedilizia”

Bioarchitettura, bioedilizia, edilizia ecologica, edilizia compatibile, edilizia sostenibile, ecoarchitettura sono tutti sinonimi e stanno a significare la possibilità di costruire un edificio limitando al massimo l’impatto che provoca sull’ambiente circostante e offrendo a chi lo abita una residenza senza arrecare danni, intesi come disturbi di vario genere fino a vere e proprie malattie fisiche o psichiche.

Per vivere nel rispetto dell’ambiente naturale e urbano che ci circonda ognuno di noi può, e deve, contribuire per la parte che gli compete.

Tutte le figure e le istituzioni sociali hanno un peso sul rapporto uomo-ambiente che, se viene sottovalutato, provoca i disastri ecologici cui siamo chiamati a rimediare. Proviamo a prevenirli.

Qual è il ruolo di ognuno di noi nel rapporto con l’ambiente?

Il settore urbanistico/edilizio, prima di arrivare al singolo utente della singola abitazione, ha delle figure istituzionali deputate alla programmazione e al controllo. Quindi Regioni, Province, Comuni hanno il dovere di attuare una corretta pianificazione territoriale e di dotarsi di strumenti idonei per la realizzazione di una seria politica di sostenibilità ambientale con relativi controlli. I professionisti incaricati di redigere i progetti dovranno avere la sensibilità e la conoscenza della materia che li metta in grado di eseguire proposte coerenti con il rispetto dell’ambiente. Infine il cittadino: colui che vive negli edifici, li fa funzionare e si preoccupa della loro manutenzione non è meno responsabile dei precedenti soggetti.

La costruzione di un edificio provoca sempre un danno all’ambiente: dove prima c’erano piante, animali, zone umide, boschi, adesso ci sono edifici che producono rifiuti, consumano energia, acqua, suolo e inquinano l’aria. Considerando che abbiamo bisogno di edifici per abitare, per lavorare (non possiamo tornare nelle caverne dei primitivi!) facciamo in modo di gravare il meno possibile sul già grave inquinamento ambientale.

Arch. Anna Rita Guarducci

Solette in X-Lam: L’elemento strutturale piastra

La semplice analisi della piastra inflessa prevede la sua descrizione come griglia di elementi inflessi, che possono presentare caratteristiche meccaniche diverse nelle due direzioni del piano. L’applicazione di questo modello è giustificata dal fatto che, nella maggior parte dei casi concreti, la geometria degli elementi della piastra porta alla considerazione dell’effetto strutturale in una sola direzione: inoltre la rigidezza torsionale dell’X-Lam è comunque ridotta a causa dei ridotti valori del modulo G del legno, a cui va aggiunto l’effetto della possibile fessurazione degli strati di tavole, che ne riduce la continuità nella direzione trasversale.

L’elemento strutturale così descritto permette di distribuire i carichi ad esso applicati nelle due direzioni del suo piano, sfruttando quindi tutto il materiale disponibile, riducendo le sollecitazioni locali all’interno della piastra e permettendo di distribuire i carichi su tutto il suo perimetro.

Le solette formate da X-Lam richiedono generalmente uno spessore fra 1/35 e 1/40 della luce che determina la flessione massima della soletta.

Questi valori hanno evidentemente carattere indicativo, perché tanto i carichi quanto le esigenze di rigidezza della soletta riguardo alla verifica dello stato di servizio hanno un effetto decisivo sul dimensionamento e quindi sullo spessore necessario dell’elemento strutturale. È opportuno sottolineare che oltre ai noti criteri di limitazione delle deformazioni della struttura, anche il comportamento oscillatorio e vibrazionale può essere rilevante ai fini della verifica dell’attitudine al servizio e si può affermare che la struttura della soletta X-Lam, anche grazie alle sue caratteristiche di elemento piano permette di rispondere anche a queste esigenze.

La maggior parte delle solette dell’edilizia abitativa sono composte da diversi elementi di pannelli X-Lam, che possono essere considerati in prima analisi come elementi strutturali inflessi con effetto portante in una direzione.

Il giunto fra i vari elementi di soletta X-Lam, parallelo alla direzione strutturale principale, è realizzato in modo semplice, così da ottenere la continuità strutturale anche in questa direzione, ma senza realizzare un giunto rigido. Il sistema strutturale della soletta può quindi essere analizzato semplicemente sulla base del modello della trave inflessa.

X-Lam : Caratteristiche strutturali

Il pannello è formato da una serie di strati di tavole di legno, il cui comportamento strutturale può essere descritto sulla base delle caratteristiche strutturali del legno massiccio da cui sono composti.

Questi strati possono essere definiti come strati unidirezionali, le cui caratteristiche meccaniche dipendono dalla direzione considerata rispetto alla direzione della fibratura.

Come per il legno lamellare incollato, lo strato di colla fra gli strati di tavole può essere trascurato ai fini della descrizione delle caratteristiche meccaniche del materiale.

Il comportamento meccanico del pannello può essere analizzato sulla base della considerazione delle due direzioni del piano del pannello.

Il comportamento dell’elemento inflesso con la sezione composta di un numero di strati variabile può essere definito in modo semplice, applicando le regole della scienza delle costruzioni, e più precisamente determinando la distribuzione delle tensioni sui singoli strati in funzione delle rispettive caratteristiche meccaniche.